Settecento anni dallo Statuto della Mercanzia di Perugia del 1323

Autori

Giuseppe Severini (a cura di)
Nobile Collegio della Mercanzia di Perugia
Ferdinando Treggiari (a cura di)
Università degli Studi di Perugia

Keywords:

Nobile Collegio della Mercanzia di Perugia, statuti dell’Arte, mercanti medievali

Sinossi

Il diritto dei mercanti medievali prendeva forma nelle consuetudini contrattuali, che ne regolavano i commerci; nelle sentenze della curia professionale, che attraeva a sé anche le controversie tra mercante e non mercante, quando ne fosse oggetto un factum mercantie; e negli statuti dell’Arte, che dettavano le norme organizzative interne, le regole generali della professione e le autonome competenze giurisdizionali. La ricorrenza dei settecento anni dal primo Statuto dell’Arte della Mercanzia di Perugia (1323) ha offerto l’occasione per tornare a riflettere sul dinamismo economico, la vitalità politica e l’organizzazione giuridica della civitas Perusina nella fase matura della sua forma politica comunale. Questa «repubblica di corporazioni», in cui il ceto mercantile marcava con forme originali la propria egemonia, vide convergere nella sua particolare e asimmetrica proiezione istituzionale le autonomie dei corpi sociali e il pluralismo delle iurisdictiones, frutto dell’operosità dei mestieri e riferimento dell’elaborazione concettuale dei maestri dello Studium perugino. Una convergenza realizzata nel nuovo segno dell’utilitas publica e dell’unitas et bonus status Communis: ispirata alla virtù civica, che ne formava il vissuto e consapevole sostrato e che proiettava la sua capacità realizzatrice nella cura e nel ricercato decoro impressi agli spazi e ai luoghi pubblici.

Biografie autore

Giuseppe Severini, Nobile Collegio della Mercanzia di Perugia

Giuseppe Severini è Presidente di Sezione emerito del Consiglio di Stato. Ha scritto e trattato, in particolare, di diritto del patrimonio culturale. È Rettore del Nobile Collegio della Mercanzia e ne ha curato recupero e valorizzazione del patrimonio monumentale, architettonico e storico-archivistico. È autore di “Nobile Collegio della Mercanzia”: storia perugina di un ossimoro giuridico, in Statuti e matricole del Collegio della Mercanzia di Perugia, Fonti per la storia dell’Umbria, n. 23, Deputazione di Storia Patria per l’Umbria, Perugia 2000, vol. I, XV. Su Bartolo da Sassoferrato ha scritto Alle origini dell’idea di legittimità nel pubblico potere: Bartolo da Sassoferrato e il De Tyranno, in Bollettino della Deputazione di Storia Patria per l'Umbria, 2018, vol. 15, 1, 5; e Ai primordi del diritto amministrativo: Bartolo e l’exercitium della potestà pubblica, in Bartolo da Sassoferrato e il diritto pubblico, a cura di G. Crinella, 2024.

Ferdinando Treggiari, Università degli Studi di Perugia

Ferdinando Treggiari professore ordinario di Storia del diritto medievale e moderno nell’Università di Perugia, membro del Consiglio Scientifico del Centro Italiano di Studi sul Basso Medioevo, condirettore del Centro Interuniversitario per la Storia delle Università Italiane, membro del Consiglio Direttivo della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria, è autore di circa 200 pubblicazioni, tra cui le monografie: Minister ultimae voluntatis. Esegesi e sistema nella formazione del testamento fiduciario, I (Napoli 2002); Le ossa di Bartolo. Contributo alla storia della tradizione giuridica perugina (Perugia 2009); Baldo degli Ubaldi (1327-1400). Una bio-bibliografia (Perugia 2022); Storia breve dell’Università di Perugia (Perugia 2023); Povertà e proprietà: una disputa medievale (in corso di stampa).

Tommaso di Carpegna Falconieri, Università degli Studi di Urbino

Tommaso di Carpegna Falconieri (Roma 1968) è professore ordinario di Storia medievale all’Università di Urbino e presidente della Società romana patria. Autore di circa 300 pubblicazioni, è specializzato nella storia dell’Italia centrale del medioevo e nello studio del medievalismo, cioè della ricezione del medioevo nelle età ad esso successive. Il suo ultimo libro è incentrato sulla figura di Cola di Rienzo (Roma, Salerno
editrice, 2024).

Mario Ascheri, Consiglio dell’Istituto storico italiano per il Medioevo

Mario Ascheri, già docente di storia del diritto e delle istituzioni a Sassari, Siena e Roma 3 e nel Beirat del Max-Planck-Institut di Frankfurt/Main, è nel Consiglio dell’Istituto storico italiano per il Medioevo. Dr. h.c. Université de l’Auvergne (Clermont-Ferrand) e Senior Fellow, School of Law, University of California,
Berkeley. Specialista di: storia di Comuni e città-Stato; storia del processo per la pratica del consilium del giurista, e decisioni dei tribunali; storia di Siena e suo territorio.

Sandro Notari, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo

Sandro Notari insegna Storia del diritto medievale e moderno all’Università di Urbino Carlo Bo. Phd in Storia e Teoria del diritto all’Università di Tor Vergata, è stato assegnista di ricerca nelle Università di Roma Tre e della Sapienza, borsista del CNR e della LUISS, Chercheur invité presso l’EHESS di Parigi. È Vicepresidente della De Statutis Society. Ha vinto ex aequo il “Premio Giovanni De Vergottini”. I suoi studi hanno riguardato principalmente gli statuti comunali di Roma e del Lazio, le codificazioni civili dell’Ottocento, le istituzioni politiche italiane in età liberale, gli usi civici in prospettiva diacronica. Ha preso parte a progetti di ricerca nazionali e internazionali e ha ricoperto incarichi di insegnamento presso atenei italiani, pubblici e privati.

Attilio Bartoli Langeli, Centro studi Santa Rosa da Viterbo onlus

Attilio Bartoli Langeli, nato nel 1944, ha insegnato paleografia e diplomatica nelle università di Perugia, Venezia e Padova e, in pensione, presso la Scuola superiore di studi medievali e francescani del pontificio ateneo Antonianum di Roma. Dal 2000 al 2012 è stato presidente della Deputazione di storia patria per l’Umbria. Dal 2015 presiede il Centro studi Santa Rosa da Viterbo onlus. Tra le sue pubblicazioni, numerose edizioni documentarie; le monografie Gli autografi di frate Francesco e di frate Leone (Brepols, 2000), La scrittura dell’italiano (Il Mulino, 2000) e Notai. Scrivere documenti nell’Italia medievale (Viella, 2006); la raccolta di studi Tra Alcuino e Gigliola Cinquetti. Discorsi di paleografia (Padova, Edizioni Libreria Universitaria, 2020).

Gregorio Cestini, Università degli Studi di Perugia

Gregorio Cestini, dottore di ricerca in Scienze giuridiche (Università di Perugia), è attualmente collaboratore della cattedra di Storia del diritto nell’Università di Perugia e nella LUISS “Guido Carli” di Roma e assegnista presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino, dove è impegnato a collaborare al progetto di ricerca IVS Commune online (https://www.iuscommuneonline.unito.it/).

Dowloads

Pubblicato

January 28, 2025 — Aggiornato il January 31, 2025

Dettagli su questo libro

ISBN-13 (15)

9788893925778