Leggendo lo Statuto della Mercanzia di Perugia del 1323

Autori

Ferdinando Treggiari
Università degli Studi di Perugia

Sinossi

Comune e Mercanzia erano entità distinte, ma solidali nel riconoscimento delle reciproche autonomie come nella difesa dei valori, su cui si fondava l’esistenza della civitas sibi princeps. I rispettivi statuti dialogavano fra loro, tessendo la trama delle competenze normative e giurisdizionali e individuando prerogative, concorrenze e deroghe. Lungi dall’identificarsi con la sua corte giudiziaria speciale, la corporazione dei mercanti era anche centro di azione politica e potere pubblico diretto, che l’Arte esercitava attraverso i propri iscritti, delegati a far valere il ruolo egemone, che alla Mercanzia spettava nel reggimento della città.

 

Keywords

Statuto; mercanti; giustizia

Biografia autore

Ferdinando Treggiari, Università degli Studi di Perugia

Ferdinando Treggiari professore ordinario di Storia del diritto medievale e moderno nell’Università di Perugia, membro del Consiglio Scientifico del Centro Italiano di Studi sul Basso Medioevo, condirettore del Centro Interuniversitario per la Storia delle Università Italiane, membro del Consiglio Direttivo della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria, è autore di circa 200 pubblicazioni, tra cui le monografie: Minister ultimae voluntatis. Esegesi e sistema nella formazione del testamento fiduciario, I (Napoli 2002); Le ossa di Bartolo. Contributo alla storia della tradizione giuridica perugina (Perugia 2009); Baldo degli Ubaldi (1327-1400). Una bio-bibliografia (Perugia 2022); Storia breve dell’Università di Perugia (Perugia 2023); Povertà e proprietà: una disputa medievale (in corso di stampa).

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Pubblicato

January 28, 2025 — Aggiornato il January 31, 2025